Abbiamo iniziato il mese di settembre con un post che diceva: “Primi test condotti su un piccolo campione di 17 pazienti sembra aprire nuovi scenari di cura per chi soffre di artrite reumatoide grazie all’elettrostimolazione.”

Oggi vorremmo spiegarti di che cosa si tratta. Naturalmente non parliamo della normale elettrostimolazione.

Iniziamo con una premessa. A parere di Kevin J. Tracey, presidente del Feinstein Institute for Medical Research negli Stati Uniti, con un piccolo aiuto i nostri nervi possono produrre farmaci di cui il nostro corpo ha bisogno per aiutare il nostro organismo ad auto-guarirsi, basta stimolarli correttamente.

Secondo i risultati della sperimentazione sul gruppo di pazienti menzionati nel nostro post sembra che i soggetti più gravi e resistenti ai farmaci potranno in futuro beneficiare di una terapia innovativa  che mira ad interrompere il circuito nervoso che produce molecole infiammatorie nell’organismo.

Ma di cosa si tratta?

La sperimentazione, condotta con la coordinazione dell’Università di Amsterdam, consisteva nell’impiantare chirurgicamente un piccolo dispositivo che emette piccole scosse elettriche per stimolare il nervo vago.

Il risultato?

Monitorati nell’arco di tre mesi, i pazienti hanno potuto sperimentare un netto miglioramento dei sintomi correlati alla malattia. Meno infiammazione, meno gonfiore alle articolazioni, meno dolore.

L’Equipe del Centro Ricerche Mediche

Le informazioni riportate non sostituiscono alcun consiglio o parere medico.

 

 

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