Frutta secca che combatte il colesterolo

La frutta secca è molto calorica. Ogni 100 grammi di noci, per esempio, apportano 660 Kcal.

Perché allora mangiarne? Non è già sufficientemente ricca di calorie la nostra dieta invernale?

Forse questa affermazione ti sorprenderà: la frutta secca, che viene proprio consumata maggiormente nel periodo tra la fine di novembre e gennaio, fa bene al sistema cardiovascolare e aiuta ad abbassare il colesterolo cattivo.

La frutta secca è infatti ricca sali minerali, vitamine e grassi e se  mangiata in quantità moderate (ricorda che è ricca di grassi e ipercalorica) combatte l’accumulo di colesterolo.

In particolare la frutta secca detta “a guscio” come le noci, le nocciole, le mandorle, i pinoli, le arachidi e i pistacchi svolgono un’azione benefica nel contrastare quelle che oggigiorno vengono definite le “malattie del benessere”, riducendo il rischio di aterosclerosi e cardiopatie.

Noci, nocciole, ecc. sono molto ricche di vitamina B ed con le loro proprietà antiossidanti (attenzione però che il processo di tostatura denatura le proprietà summenzionate perciò consumiamole non tostate!), e sono ricchissime di sali minerali come potassio, rame, fosforo, ferro e calcio.

Perciò, vista la ricchezza in sostanze nutritive, perché limitarsi al consumo di frutta secca al periodo invernale? Prendiamo invece la buona abitudine di consumarla con moderazione in tutte le stagioni a colazione o come spuntino!

L’Equipe del Centro Ricerche Mediche

Le informazioni riportate non sostituiscono alcun consiglio o parere medico.

 

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